Antonella Frida – Stati d’Animo
Che ne sai tu della mia notte, del mio cuscino imbottito di sogni, dei miei occhi spalancati a catturarne altri.
Che ne sai tu della mia notte, del mio cuscino imbottito di sogni, dei miei occhi spalancati a catturarne altri.
La solitudine mi ha fatto doppia perché io non fossi più mancante dell’altro. È attraverso l’altra voce dentro me che mi faccio compagnia: scissa, ma unita; rotta, ma intera; una, ma non una.
È solo una lacrima si disse, ma all’interno di essa sono contenuti dolore, rabbia, amore, delusione. Insomma, tutta se stessa.
Il bello delle incomprensioni sono i chiarimenti che le seguono.
Quello che nasce nel cuore, non può morire nella ragione.
La cosa brutta in tutto questo è osservare la gente che beve il caffè e aspetta. Vorrei che la fortuna li baciasse tutti. Ne hanno bisogno. Ne hanno bisogno molto più di me.
Vi è una carezza, una sola carezza che sfiora l’infinito e ti porta ovunque, e non delude ne ti uccide. Un’unica carezza vera di amore eterno amore, ed amore ancora amore, amore senza fine!