Antonello Venditti – Musica
La musica è strana, promette regali che forse non ha.
La musica è strana, promette regali che forse non ha.
Le persone non vanno schiacciate come i tasti di un pianoforte o strattonate come le corde di un’arpa per far suonare la musica che non vogliono, ma ognuno è nota musicale di se stesso ed è libero di emettere le proprie vibrazioni per far ascoltare la sua melodia, la sua voce nel mondo.
Anch’io, sulla giostra ci voglio salireper provare a immaginare a occhi aperti di viaggiareoltre quei confini imposti dal suo moto circolaresenza tempo, senza spazio,soprattutto senza alcuna razionale destinazionema soltanto mete figlie dei miei deliranti sognie dell’immaginazione.
Chi ascolta senza preferenze qualsiasi genere musicale, smarrisce il suo senso critico tra un dedalo di suoni che gli sembrano ormai uguali.
Quando un corpo si muove al ritmo della musica, anche l’anima danza ma con una ritmica diversa, più intensa e misteriosa, che lo unisce all’armonia dell’Universo. Infatti lo spirito di chi danza è altrove, rapito da un suono percepibile solo da chi è immerso in quella emozione, che gli permette di varcare la soglia della realtà tangibile per entrare nella dimensione del sublime.
La musica fa parte della vita di ogni persona perché siamo note scritte su un pentagramma universale, ognuno di noi è indispensabile ad intonare la voce del tempo.
Musica: il più grande bene che i mortali conoscano. È tutto ciò che del paradiso noi abbiamo quaggiù.