Antonietta Corvaglio – Religione
Nella quaresima ci uniamo al popolo di Israele che peregrinò quaranta anni nel deserto e a Gesù che visse quaranta giorni di penitenza prima di iniziare il suo ministero.
Nella quaresima ci uniamo al popolo di Israele che peregrinò quaranta anni nel deserto e a Gesù che visse quaranta giorni di penitenza prima di iniziare il suo ministero.
Penso che alla fine l’unica persona di cui potrai davvero innamorarti e che sarà per sempre sia Dio.
Ognuno di noi è chiamato dal Signore ad una missione. Tutti in un modo o nell’altro siamo invitati a fare qualcosa di concreto, ognuno secondo le proprie possibilità, condizioni fisiche, capacità. Non esiste una classifica, non è una gara; però certamente ogni soggetto è in grado di operare e fare la volontà di Colui a cui dovremo rendere conto. Saremo giudicati per quello che avremo fatto con gli strumenti messici a disposizione. Lui li ha dati a tutti, non utilizzarli temo che sarà un grosso peccato. E allora, la missione è breve, non dura che una folata di vento; approfittiamone prima che il vento si calmi.
Non combattere mai con la religione, né con le cose che pare dipendano da Dio; perché questo obietto ha troppa forza nella mente degli sciocchi.
Per ogni dollaro che si investe per aiuti umanitari in tutto il mondo, i Paesi ne destinano dieci ai loro preventivi militari…
È l’uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l’uomo.
Dio ama l’uomo per quello che è e non per quello che fa. Se pensasse quello che fa non potrebbe amarlo e allora non sarebbe Dio.