Antonietta Corvaglio – Televisione
Più cantanti e più canzoni per molti pubblici diversi. Tanti ospiti “economici” perché la Rai è al risparmio. E sulle spalle della Clerici l’eredità pesante di Bonolis.
Più cantanti e più canzoni per molti pubblici diversi. Tanti ospiti “economici” perché la Rai è al risparmio. E sulle spalle della Clerici l’eredità pesante di Bonolis.
Nessun giornale, telegiornale o ente di propaganda mai potrà dirmi chi è il mio nemico, né tantomeno deciderlo per mio conto.
La tv di oggi è peggiorata, certo, come tutti dicono. Odio gli applausi, le grida comandate, gli sbracciamenti fuori tempo, il battere delle mani in levare. Guardo molto la tv perché, essendo molto sordo, in cuffia sento bene l’audio e quindi trovo sempre qualcosa che mi interessa.
La televisione crea “personaggi importanti” che, onestamente, non valgono un cazzo, e ignora veri eroi che cambiano il mondo.
In televisione se un programma non ti piace puoi cambiare canale, nella Vita invece non ti programmi nulla e se qualcosa non ti va per cambiarla la devi solo affrontare.
La ricerca di beni materiali, alla quale siamo indotti in una cultura che ha idolatrato il possesso e il consumo, ci fa perdere di vista il vero bene e senza accorgercene, riduciamo Dio alla misura delle nostre esigenze. Gesù non vuole essere re, per il pane che dà alla folla ma per quello che il prodigio della moltiplicazione dei pani significa.
La storia di Abramo è la testimonianza di quanto sia grande il dono di Dio per chi ha fede in Lui.La fede è la sola cosa che Dio domanda in cambio del suo amore, ed è la fede che libera l’uomo da ogni debolezza e da ogni paura, dandogli la certezza di poter contare sempre sulla presenza del Signore, contemplandone la bontà.