Antonio Barbato – Destino
Non c’è mezzo di trasporto che possa riportarci indietro a riprendere ciò che abbiamo perso per strada, anche perché il più delle volte lo abbiamo lasciato volontariamente, senza pietà.
Non c’è mezzo di trasporto che possa riportarci indietro a riprendere ciò che abbiamo perso per strada, anche perché il più delle volte lo abbiamo lasciato volontariamente, senza pietà.
Mi sono incamminato verso te, la strada è lunga e piena di buche, mi sono portato dietro una pala e tanta pazienza, le grandi conquiste sono figlie di grosse cicatrici e di tanta sofferenza. Ci ritroveremo a Parigi, sotto la torre per una una cena, notte di mezza luna o notte di luna piena, ma quello che importerà saremo noi e la strada che verrà!
Vaghiamo lungo strade senza fine per trovare un inizio che non esiste.
Il cuore che sapeva troppo, lo sa ancora, e dal vuoto mormora nell’oggi e nel domani: le fauci fameliche sbranano loro stesse, la montagna del Tonante è crollata!
Aspetti che la vita ti faccia un miracolo? Che le circostanze cambino in tuo favore? Aspetti chi? Perché? Quanto aspetti? Se non ti alzi, non puoi sperare che qualcosa cambi, se non cominci, niente si compierà.
Interpreta bene il passato, ti serve per inventare il futuro.
Siamo tutti un poco matti, ma se hai da fare con un matto vero, devi avere dei nervi d’acciaio per non soccombere. Se poi ci aggiungi una fetta di imbecillità, una porzione di frenastenia congenita, un’abbondante spruzzata di ignoranza; il tutto servito su un piatto di Alzheimer, allora che Dio ci salvi.