Antonio Belsito – Cielo
È troppo bello poter pensare, volando tra fogli di carta colorati di cielo.
È troppo bello poter pensare, volando tra fogli di carta colorati di cielo.
Uso gli occhi del cuore per camminare in mezzo agli uomini, l’altra vista la consumo per guardare il cielo.
Pasolini raccontava la vita: quella vera, quella “minuta”, quella che viveva e scorgeva. Ecco perché era un precursore. Non si nascondeva, bensì arrivava dove altri, forse, c’erano ma non volevano vedere o non vedevano.
Non piegare il capo dopo la sconfitta, ti negheresti la visione del cielo!
Scrivere è parlare e parlarsi. La parola è troppo bella perché siamo noi, ognuno di noi; se solo sapessimo apprezzare le parole (senza buttarle), imparando ad accarezzarle, sarebbe un mondo – forse – diverso! Ho, sin da piccolo, percepito la parola come suono melodioso che penetra il cuore perché è attraverso la parola che si scopre un mondo. Tutto è parola e senza la parola le meraviglie del mondo non sarebbero state come sono perché è la parola a rendere l’anima di ogni cosa. Negli anni, ho scoperto che la parola, adagiata su un foglio bianco, diventa una foto; si, proprio così, rende un’immagine, sprigionando forza/luce evocativa/emotiva. Accarezzando il foglio con l’inchiostro, ritrovo me stesso – anzi – l’altro me stesso: mi scopro passo dopo passo e, scoprendo me stesso, scopro anche gli altri. Scrivo perché tante emozioni vanno trascritte per non essere temute o dimenticate.
Osserva la luna. Dimmi quante volte l’hai sfiorata accarezzandola. È il suo viso è il…
“Allora non capisci?”La prese per un braccio e la strattonò giù dal divano fino al balcone. Il cielo notturno invernale li sovrastava.”Lo vedi? Lo vedi il cielo? Quando ero piccolo lo guardavo e vedevo tutte quelle stelle e pensavo che fino a quando un cielo così sarebbe esistito non si poteva essere tristi e smettere di sognare… Ora vedo solo fottute lampadine.”