Non so solo se tu sei per me, cioè non so se tu sei per me per sempre, meglio dire molto, però so che tu sei per me adesso. Adesso, anche dopo per favore, anche domani ti prego, anche dopodomani, ti supplico. Almeno finché sentirò l’odore del pistacchio e i tuoi occhi si allargheranno un po’ nel guardarmi come se non riuscissero ad abbracciarmi tutta. E poi? Ci sarà il dolore? Tanto? Insopportabile? Come quando la pancia si contrae e sai che arriva lo spasmo delle mestruazioni e ti devi rannicchiare per arrivare al respiro e corri verso un analgesico per poter magari camminare senza far smorfie in continuazione. Di più? Sarà di più vero?