Antonio Belsito – Tristezza
Non è facile immaginare la solitudine se non si ha il coraggio di fermarsi un istante per guardare gli occhi bassi della dignità calpestata.
Non è facile immaginare la solitudine se non si ha il coraggio di fermarsi un istante per guardare gli occhi bassi della dignità calpestata.
È terribile quando vorresti essere la stessa di prima, ma anche sforzandoti ti ritrovi diversa, nulla ti soddisfa più, le cose che ti facevano sorridere; ora ti lasciano indifferente, e ti arrabbi con te stessa, ti arrabbi sopratutto con gli altri, che ti hanno resa una persona che non riconosci più nello specchio.
Ci sono lacrime che neanche la pioggia riesce a nascondere!
La solitudine è la mancanza di avere accanto una persona che ti ama con tutta l’anima.
Arrivi ad un punto dove lo senti dentro, di aver bisogno di qualcosa di nuovo. Qualcosa che ti sia necessario per scoprire te stessa. Perché sei maledettamente stanca di fissarti allo specchio e distogliere lo sguardo. Sei stanca di ripeterti che va tutto bene. Sei stanca di fingere sorrisi. Sei stanca di non poter scoppiare in lacrime. Di non poter lavar via lo schifo che ti ritrovi addosso. Non sai più chi sei. Hai bisogno di ritrovarti. Di prenderti per mano. Di non lasciarti andare. Mai più.
Oggi è un tempo dove io non trasporto, ma mi sento trascinato! Mi sembra di essere trasportato sulla barca di Caronte nella vaghezza di aneli confutati, destinato a quel posto che fine non ha.
Vita: mare di tristezza inquinato da piccole gocce di felicità.