Antonio Cuomo – Cielo
Il tramonto. Un sipario che cala sulle bellezze del giorno, un manto incantevole che va a chiuderne ogni barlume, calando piano, colora il suo mantello, preparando l’esordio ormai prossimo della notte.
Il tramonto. Un sipario che cala sulle bellezze del giorno, un manto incantevole che va a chiuderne ogni barlume, calando piano, colora il suo mantello, preparando l’esordio ormai prossimo della notte.
Il cielo a primavera tarda a far sera.
Il mio tetto azzurro, brillante per i raggi del sole, avvolto di nuvole come fiocchi…
Tu magica luna d’argento che mi porti lontano dolce e misteriosa. Stanotte chiacchiereremo insieme tra i sentieri nudi di un algido inverno. Ti racconterò di me delle mie paure, delle mie speranze perdute, dei miei sogni rubati alle clessidre della vita. Busserò alle sillabe dell’alba sorseggiando perle di rugiada ai rami della saggezza. Lascerò a te le mie vergini speranze prima che il sole dell’aurora porti via l’innocenza dei miei sogni di poeta e così potrà e il mio cuore gioire mentre il mio animo sentirò rifiorire.
Il mattino trova la bellezza più sublime nell’alba, la notte ha il bacio più violento dal tramonto. Perché sono le sfumature a rendere interi i colori. L’alba cede il posto all’aurora e il tramonto al crepuscolo e così via; sfumature sempre più sfumate: fino all’invisibile, nell’impercettibile, verso l’infinito. I colori del mondo? Il suo universo!
Il tempo che resta è quello che passa attraversando il cuore.
Come si può tenere lontano il giorno dalla notte?