Antonio Cuomo – Cielo
Che me ne faccio di una stella se ho il cielo rotto.
Che me ne faccio di una stella se ho il cielo rotto.
L’amico è chi accompagna ogni tuo cammino, in ogni direzione muovi i tuoi passi lui sarà, non vivrà sempre al tuo fianco, qualche volta esisterà distante, qualche volta resterà indietro, a volte si perde, ma ti saprà ritrovare perché la fragranza del suo cuore, quell’impeto impetuoso sempre inebrierà la tua anima. Non sei sola!
Un giardino colmo di rose eri tu, i tuoi fiori belli sia agli occhi sia al sentore, profumavi di vita. Il tuo era uno di quei giardini senza recinzione né tantomeno un cancello, dove ognuno attratto dalle tue bellezze e dalle tue fragranze si sentiva autorizzato a recidere quelle tue rose, adesso che di quel bello ti rimangono solo gli arbusti spinosi, quelle spine fanno solo tanto male al tuo cuore!
Riservami un angolo del tuo cuore, perché non abbia a temere dell’inferno. Amami come tu…
La vita è quell’istante che ci attraversa tra poesia e malinconia, attimo di magia che fugge via.
I nostri avi ci ricordano che si può essere felici solo osservando le stelle.
Il mattino trova la bellezza più sublime nell’alba, la notte ha il bacio più violento dal tramonto. Perché sono le sfumature a rendere interi i colori. L’alba cede il posto all’aurora e il tramonto al crepuscolo e così via; sfumature sempre più sfumate: fino all’invisibile, nell’impercettibile, verso l’infinito. I colori del mondo? Il suo universo!