Antonio Cuomo – Stati d’Animo
C’è solo una cosa più bella del guardare, il sentire.
C’è solo una cosa più bella del guardare, il sentire.
In realtà non era nulla in particolare. Ero solo stanco, avevo bisogno di avere delle certezze, un punto di riferimento fisso, un’ancora a cui aggrapparmi nel momento del bisogno, che mi impedisse di andare alla deriva, come una barca senza timoniere. Ero stanco di essere deluso, di illudermi e di cercare quel qualcosa che sembrava sempre più non esistere realmente. Era così poco quel che mi mancava per realizzare la mia vita, per far si che fosse perfetta, eppure sembrava così immenso, così irraggiungibile e il vuoto che mi lasciava dentro incolmabile. Ma io non mi sarei arreso, no questo mai. La sua ricerca era il motivo della mia esistenza e quando l’avrei trovata niente e nessuno avrebbe potuto separarci.
Il Dolore può svuotare e riempire allo stesso tempo, strappa e abbandona, si incrosta addosso e spinge i suoi chiodi nella carne, nell’Anima; il Dolore è spine che attanagliano il cuore, vetri appuntiti, taglienti, che trafiggono ferocemente e lacerano; il Dolore è un urlo sommesso, è lacrime che ingoiano il tempo…
Siamo due anime che si stringono all’infinito, due corpi dispersi che si ritrovano in un abbraccio, entrambi vittime ignare di un crudele destino. Scarabocchi buttati via da un’umanità che forse in noi non trova utilità.
Ci saranno persone che potranno anche farvi cadere, ma nessuno può impedirvi di farvi rialzare!
Non voglio più i complimenti freddi letti sopra ad un pc. Non mi basta una buonanotte in un sms. Non è abbastanza un buongiorno sul cellulare. Voglio sorrisi e sguardi. Voglio un abbraccio prima di dormire e un bacio al mio risveglio accompagnato dal profumo di un buon caffè. Voglio correre mano nella mano verso una vita nuova e ridere, ridere a crepapelle fino a stare male! Lacrime di gioia a volontà e un pizzico di paura di perdere tutto questo. La paura se non è troppa non distrugge, ma aiuta a proteggere e a non trascurare la fortuna che ci è capitata tra le mani!
Il difficile non è fare le cose, ma capire le cose che si vogliono veramente fare.