Antonio Cuomo – Tristezza
Ti accorgi di essere inutile quando ti allontani dal mondo intero e nessuno viene a cercarti.
Ti accorgi di essere inutile quando ti allontani dal mondo intero e nessuno viene a cercarti.
Tutto ciò che ti appesantisce, frenando il tuo cammino, non merita di esserti vicino. Lascia la sua mano e prosegui decisa verso il tuo destino.
Il tramonto. Un sipario che cala sulle bellezze del giorno, un manto incantevole che va…
Ero una rosa arida, indirizzata verso una triste sorte. Una rosa che tu hai irrigato con acque sacre, trasportandole, racchiuse tra le tue mani, mi hai donato le lacrime preziose dei tuoi occhi. Carezze semplici e sincere del tuo cuore, nuova vita ai petali del mio fiore. Sono la rosa adesso, che con la forza del tuo amore, rende a tutti il suo profumo, inebriando il mondo intero con il tuo candore.
Il giorno chiude i cancelli del tempo su questa realtà per permettere alla notte di apportare il sogno al nostro cuore. Notte di paure e di pensieri che non vanno via e l’anima stanca non vuole prendere il volo tra la sua immensità. I tuoi sorrisi tremano dentro di me, amore mio, non esiste il sogno che può colmare il tuo vuoto e questo desiderio è in un respiro che vola via, lontano da te, perdendosi tra le sinuosità di questa dolce fantasia.
Ho sempre pensato che a stare male non sia né la mente, né l’anima e neanche il cuore. A stare male non è neanche il corpo, poiché stiamo male per il semplice fatto che ci vengono in mente tutte le cose passate e sbagliate, quelle che avresti voluto dimenticare e che in quel momento ti ritornano alla mente. Si, sta male poiché si pensa che stando male ci sia dopo un periodo dove staremo di nuovo bene. Nessuno starebbe male se dopo il dolore non ci fosse il sorriso. Non pioverebbe, se dopo non comparisse l’arcobaleno.
L’amore, le mani lo dicono con un silenzio gentile.