Antonio Curnetta – Filosofia
In compagnia è difficile raggiungere la serenità, ma in solitudine è impossibile conoscere la felicità.
In compagnia è difficile raggiungere la serenità, ma in solitudine è impossibile conoscere la felicità.
Ella è davvero bella! Povero specchio, deve essere un tormento, fortuna che non sei geloso,. Il suo viso è d’un ovale perfetto, ed ella tiene il capo leggermente reclinato così che, limpida e superba, la sua fronte pare innalzarsi senza che il pensiero la solchi d’una minima ruga. I suoi neri capelli si raccolgono, sottili e morbidi, sulla fronte. Il suo volto è come un frutto, ogni tratto dolcemente pronunciato; la sua pelle, lo sento con gli occhi, è diafana, come velluto toccarla. I suoi occhi: oh! Ancora non li ho veduti, ché sono nascosti dalla frangia di seta si quelle ciglia adunche come uncini pericolosi per chi vuole penetrare il suo sguardo. La sua testa è una testa di Madonna, purezza e innocenza l’improntano. Ella si china come una Madonna, ma non si perde nella contemplazione dell’unico, il che dona una variazione all’espressione del suo volto. Ciò che ella contempla è il Molteplice, il Molteplice sul quale il lustro e lo splendore terreni gettano un loro riflesso. Si leva un guanto per mostrare allo specchio e a me una mano destra bianca e perfetta come marmo antico, senza alcun ornamento e neppure il liscio anello d’oro al terzo dito – brava! Ella solleva gli occhi: come tutto in lei si trasfigura, pur rimanendo invariato! La fronte è un po’ meno alta, il volto un po’ meno regolarmente ovale ma più vivo.
Sensato aver ambizione di “verità” se dissetato dall’umiltà.
La marcia evolutiva dell’uomo è influenzata più da ciò che crede che da ciò che è.
Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe anche la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l’uomo.
L’unica cosa che non mi perdono è il tempo sprecato, l’unico rimpianto che mi perseguiterà…
Non c’è bacio uguale ad un altro bacio, un abbraccio uguale ad un altro abbraccio,…