Antonio Curnetta – Libri
Compito dello scrittore è imprigionare nel perimetro di una pagina emozioni che poi si liberano durante la lettura.
Compito dello scrittore è imprigionare nel perimetro di una pagina emozioni che poi si liberano durante la lettura.
Forse tutto è così, crediamo che attorno a noi ci siano creature simili a noi e invece c’è il gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l’amico, ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli.
Si interessava a quel ragazzo perché la faceva sentire nervosa? Non un granché come ragione, si disse. Anzi, una pessima ragione.Ma c’erano anche quelle labbra. Quella labbra scolpite che le facevano tremare le ginocchia per qualcosa di completamente diverso dal nervosismo. E quei capelli neri come la notte… Si sentiva pizzicare le dita per il desiderio di accarezzare quella morbidezza. Quel corpo agile, muscoloso, le gambe lunghe… e quella voce. Era la sua voce che l’aveva convinta il giorno prima, rendendola assolutamente determinata ad averlo. […] Chissà se anche quella voce poteva diventare nera come la notte, e che suono avrebbe avuto nel pronunciare il suo nome, nel sussurrarlo…
Meglio una presunzione genuina di una falsa modestia.
Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada.Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì, uccidendoli all’istante.Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali. A volte, i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro nuova condizione…Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati e assetati. A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d’oro, al centro della quale s’innalzava una fontana da cui sgorgava dell’acqua cristallina.Il viandante si rivolse all’uomo che sorvegliava l’entrata.”Buongiorno””Buongiorno” rispose il guardiano.”Che luogo è mai questo, tanto bello? “”È il cielo””Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete! “”Puoi entrare e bere a volontà”.Il guardiano indicò la fontana.”Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete””Mi dispiace molto”, disse il guardiano, “ma qui non è permesso l’entrata agli animali”.L’uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo.Ringraziò il guardiano e proseguì.Dopo avere camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.All’ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato.”Buongiorno” disse il viandante.L’uomo fece un cenno con il capo.”Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete”.”C’è una fonte fra quei massi”, disse l’uomo, indicando il luogo, e aggiunse: “Potete bere a volontà”. L’uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.Il viandante andò a ringraziare.”Tornate quando volete”, rispose l’uomo.”A proposito, come si chiama questo posto? “”Cielo””Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là! “”Quello non è il cielo, è l’inferno”.Il viandante rimase perplesso.”Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni! “”Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici… “
Il risveglio è il momento fondamentale di ogni giornata. Quando non è solo il corpo…
Un amore che finisce si porta via tutto, eccetto quello che fa più male: il…