Antonio Curnetta – Morte
La morte è una notte senza stelle e senza sogni.
La morte è una notte senza stelle e senza sogni.
Le cose più straordinarie accadono sempre in un giorno che sembra un giorno qualunque.
È meglio bruciare subito che spegnersi lentamente.
È la stessa polvere da cui proveniamo quella che a poco a poco ci ingoierà.
Breve riposo dona alla mamma, Signore. Svegliala, falle un caffè e rimandala subito qui. È mia mamma, capito? O riporti giù lei o fai venire su me. Scegli tu. Ma in fretta. Facciamo che adesso chiudo gli occhi e quando li riapro hai deciso? Così sia.
Non è la Morte in sé a spaventare l’uomo, ma il dolore, fisico e psicologico, che potrebbe sentire. Perché, infatti, l’uomo dovrebbe aver paura della Morte, che pone fine ad ogni sofferenza? In più, se una persona è credente, dovrebbe gioire, poiché la morte l’avvicina a Dio, invece molto spesso sono gli atei a lodarla.
Per conoscere la vita, ci si deve nascere e viverla. Per conoscere la morte, morire e ritrovarsi con la mente sveglia e la memoria accesa.