Antonio Curnetta – Sogno
Non contano i sogni che si perdono nel buio della notte, ma quelli che domattina troverai già svegli nel tuo cuore.
Non contano i sogni che si perdono nel buio della notte, ma quelli che domattina troverai già svegli nel tuo cuore.
Non guardare mai ciò che lasci, ma sogna ciò che puoi trovare. E spera che sia quello che da sempre desideravi.
Stavo con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole.
Quando si aspetta svegli il nuovo giorno, accade sempre qualcosa di miracoloso: l’alba.
In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”.
Non aver paura di viverti la tua vita, di percorrere quella strada, sia pure tortuosa, su cui ti spinge il tuo cuore.
Vedo cani che lottano, rissa leggiadra come danza. Si lanciano un osso, ci girano attorno e lo afferrano. Conosco i passi, ma non voglio giocare. Sono in disparte, li osservo snervata. Cresciuta con loro, ma nata gatto, non mi ci mischio. Idioti, meschini, son forse più lupi che cani. Alle spalle s’azzannano, ma, volpi, muso a muso fingono il nulla. Bravi attori, però, certo. Vien quasi il dubbio che stupidi lo siano davvero. Idioti, meschini, furbi? Cani, lupi, volpi? Non so. Ma Bastardi, oh sì. Questo sicuro.