Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Nella notte di Natale, anche chi sta bene da solo soffre la sua solitudine. Magari vive solo da una vita, poi gli basta una notte per accorgersene.
Nella notte di Natale, anche chi sta bene da solo soffre la sua solitudine. Magari vive solo da una vita, poi gli basta una notte per accorgersene.
Voglio solo dimenticare e riuscire a ricominciare. Troppe volte tu mi hai deliberatamente fatto del male ed io altrettante non ho capito quanta ostilità c’era in te nei miei confronti… Ho chiuso tutto… Ho agito come dovevo per evitare di cercarti per impedire a me stesso di proseguire a farmi del male. Non so come ho potuto donarti tanta fiducia, non comprendo cosa avessi visto in te da essere plagiato da ogni tua richiesta… Schiavo del mio stesso sentimento… Ho sofferto tanto e a causa di questo ogni mio sentimento per te ha finito per sparire e ora resta solo un silenzio che a volte viene interrotto dagli interrogativi che non mi sarà mai possibile risolvere…
Mi sono sempre chiesta: ma tra milioni di persone, proprio a me tu dovevi capitare?
I miei sentimenti non dipendono da una pena inflitta sulla schiena, ma dai sentimenti ricambiati.
I pensieri sono come le comari, chiacchierano fra di loro per poi criticarti.
Non avere paura di esprimere quello che il tuo cuore ha da dire.
Non cerco di disintossicarmi dai sogni ma resto il folle di sempre con il privilegio di non dover indossare tutti i giorni della mia modesta vita, una maschera.