Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Le notti di dicembre sono magiche. Ogni notte sembra quella di Natale.
Le notti di dicembre sono magiche. Ogni notte sembra quella di Natale.
Vivo di attimi rubati ai respiri, mi lascio rapire da pelle e cuore.
Una lacrima cade dagli occhi di una splendida fanciulla, cade lentamente e vuole dire qualcosa a chi la osserva: vuole dire che sta scendendo per lui, per dire che è nata per causa sua… e quale sia il motivo sono solo in tre a saperlo… lei lui e la lacrima. Però la lacrima è quella che soffre o gioisce di più, perché rappresenta la sofferenza o la gioia di qualche evento.
Ci sono persone che fanno finta di dimenticarti, prendono altre strade, e te lo dicono persino, magari con un gesto vendicativo, ma te lo fanno pur sempre capire. Poi ci sono quelle che ti dimenticano per davvero, e te ne accorgi ancora di più perchè ti stanno vicino, non dicono nulla, e camminano per la propria strada.
Io sono come le falene. Autodistruttiva. Stupida. Le falene sanno benissimo che la luce a cui si avvicinano le brucerà. Ma la luce è così bella, calda, invitante. Una maledetta, la luce. Una sciocca, la falena. Ingenua, forse. Crede che la luce che ha bruciato i suoi simili sarà più clemente con lei. Ma perché dovrebbe? È sempre la stessa luce. La ucciderà, senza neanche farlo apposta. E forse accadrà tutto così in fretta che la falena non si renderà nemmeno conto di stare morendo. Morirà e basta, in un attimo. Avendo vissuto nell’illusione di quella luce, fino alla fine.
Se credi di essere qualcuno ma, che poi in realtà non lo sei, non continuare a crederci, prima o poi potresti restarne accecato.
E poi ti arriva quel messaggio insperato, e ti cambia tutto.