Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Se sulle strade affollate del giorno la mia anima cammina, è nell’immensità della notte che danza.
Se sulle strade affollate del giorno la mia anima cammina, è nell’immensità della notte che danza.
L’ho visto quel tramonto, era ferito di rosso e tra le vene, il volo di rondini. Dentro, mi si riversava l’ultimo raggio. Sotto, si apriva la sera. Certi umori hanno l’olio dei quadri esistenziali dipinti dalle ciglia al cuore e lì restano, senza cornici, a continuare i colori.
Vorrei sapere: dopo che si è felice, cosa succede? Cosa viene dopo?
Rassegniamoci come argini rotti da un mare impetuoso. Noi non ci dimenticheremo mai. La forza del mare non la ferma nessuno.
Le carezze sono come i graffi, lasciano il segno.
Mi sono chiesto tante volte cosa è la vita di chi a son di botte ha ormai imparato a leggere tra le righe, ha imparato a sentire da lontano la puzza di una bugia, ha imparato a sorridere di fronte a un gesto gentile pensando: “Eccolo l’ennesimo gesto ruffiano e da paraculo”! So che non si può vivere così, ma fidarsi ancora è maledettamente difficile.
Ci sono strade che percorri volentieri, perché ti ricordano momenti di vita vissuta in maniera unica, indimenticabile.