Antonio Curnetta – Stati d’Animo
La mattina per chi è felice è un giorno nuovo, per chi è infelice è la continuazione del giorno precedente.
La mattina per chi è felice è un giorno nuovo, per chi è infelice è la continuazione del giorno precedente.
A me piacciono le attese, un ritorno alla finestra, una lettera che fa capolino dal borsone del postino. Una telefonata, tanto attesa. Una conferma. Viviamo in un mondo troppo veloce per i miei gusti, che brucia troppo e sente ancor meno.
Ricominciare non mi fa paura. Nelle persone che hanno anima dura e coraggiosa la partenza non è mai stato motivo di paura. Le persone come me temono le lunghe pause, i lunghi ed interminabili silenzi. Non tollerano la prepotenza e la convinzione, ma certi delle loro qualità avanzano senza paura e sicure di se.
Non ho tempo per inseguire, sperare e forse soffrire… dura così poco una giornata.
Tutto ciò che è incomprensibile, noi lo definiamo mostruoso.
Ci sono occhi che guardalo col cuore e li riconosci non per la loro bellezza ma per l’emozione che ti provocano guardandoli.
Facciamo il gioco dei sinonimi e dei contrari. Dammi un sinonimo di “ti amo” ed un contrario di “ti odio”. Poi mi dico che sogno tra le stelle e muoio tra le pietre e così non cerco più né sinonimi né contrari e resto senza parole, senza pensieri. E se tutti si aspettano colpi bassi, li tranquillizzo, perché al massimo faccio solo qualche colpo di testa e poi me ne pento. Voglio pace e non guerra, ma far capire che sono un umano tra gli umani sembra bestemmia a molti. Gli altri possono e devono, io non posso e non devo. Sono già di spalle e mi lascio la strada dietro, contromano e contro cuore. Voglio che gli altri siano felici quanto il mare, io scelgo di fare una passeggiata tra le ortiche.