Antonio Curnetta – Stati d’Animo
La mattina per chi è felice è un giorno nuovo, per chi è infelice è la continuazione del giorno precedente.
La mattina per chi è felice è un giorno nuovo, per chi è infelice è la continuazione del giorno precedente.
Ogni volta che ascolto quella nostra canzone non posso fare a meno di sentirmi nostalgica e di non pensare a come sarebbe andata, se entrambi ci fossimo comportati in modo diverso, sarebbe bello riavvolgere il nastro e ripartire da quel momento.
Se i giorni fossero parole forse avrei bisogno di eternità poiché sono chiacchierona di pensieri e penso che il mio tempo stia volando troppo in fretta.
I dubbi ti tormentano dentro, ma allo stesso tempo lasciano quel barlume di speranza, che ha un retrogusto quasi eccitante.
Amo la velocitàe a tratti anche l’incoscienza.Ma non sono Battisti,quindi la mia è solo demenza!AhhhEd i fari alti su le strade di campagna?Come una coppa di fragole con sopra tanta panna!L’asfalto corree il paesaggio muta.Questa è una vita folle…o sono io che non l’ho capita?
E voltandosi guardò il cancello. Nulla gli apparteneva di quel luogo e non aveva memoria alcuna di un legame con quelle mura. Gli occhi, sempre a cercare un altrove, come la sua carcassa stanca; di quel corpo che aveva seduto e camminato ovunque; e ovunque era ricordo. Ma non lì. Lì non vi era ricordo perché non vi era mai stata pace.La libertà è questo. La leggerezza dell’anima nel guardare un cancello, una casa, un letto, e non sentirsi disturbati.
Sono la lontananza, sono la corsa di un bambino verso sua mamma sono in un sogno antico, sono nella pancia di un lupo e non voglio assolutamente pensare a niente se non alla luce che arriva quando mi apri le parole addosso e non voglio fare nulla se non principalmente galleggiare nello scrigno in plasma di una nebulosa che si prepara a vivere il riflesso di tutto ciò che resta. Ancora per pochissimo; circa dieci miliardi di anni.