Antonio Curnetta – Stati d’Animo
La sensibilità dell’intelletto è più utile, ma quella del cuore è più preziosa.
La sensibilità dell’intelletto è più utile, ma quella del cuore è più preziosa.
I colori li hanno inventanti per rendere bello tutto intorno. Per illuminare ove vi è buio. Per scaldare fin dentro l’anima, per pasticciarci con le mani da bambini, per arredare, per completare. I colori sono stati creati per meravigliarci, come un arcobaleno e i suoi colori vivi dopo la tempesta, come gli abbracci che stringono, come le gambe che lottano e si reggono, ancora, in piedi, come il dolore di una madre nel parto. Sono un’esplosione i colori, di gioia, di meraviglia e vita. Siamo noi a scegliere le tonalità cui circondarci.
Solo rischiando si abbattono i propri limiti, vale sempre la pena mettersi in gioco.
Un cuore che ha sofferto può apparire di pietra apparire un iceberg gigantesco ma, non ha dimenticato cosa voglia dire amare ha solo voglia di riposare, rimarginare la ferita così a lungo sanguinante. Amerà ancora? Forse. Come? Forse uguale forse meno o forse di più, ma non sarà facile scioglierlo.
Non si piange sul latte versato ma si sta male quando si perde qualcosa o qualcuno.
Parlare di cose tristi, non significa sempre esserlo, magari si ha solo più coraggio rispetto ad altri nel descrivere realtà che spesso vengono nascoste.
Ci sono giorni in cui ti perdi negli angoli bui dei tuoi pensieri e cerchi una luce tra i tuoi silenzi e le mille parole inutili che ti rimbombano come un eco nella mente, ma c’è silenzio, quel silenzio che lo senti come un rumore che non va via.