Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Amo il timido e delicato sole d’inverno. E se in estate “picchia”, d’inverno accarezza.
Amo il timido e delicato sole d’inverno. E se in estate “picchia”, d’inverno accarezza.
Col tempo, si guarisce da tutto. Dalle “volute” assenze, dalle delusioni, dalle mancanze, dai ricordi, dalle amarezze. Non si elimina, ma si accantona, si fa da parte. Ti accorgi che, quello da cui non sapevi staccarti, quello per cui avresti creduto di morire senza, non è più insormontabile, insostituibile. Indispensabile. Perché si sa, tutto passa, anche se niente si dimentica.
La mia coscienza è scudo contro le tue malvagità, esse rimbalzano e tornano al destinatario.
Se vi sentite sbagliati è perché siete circondati da persone sbagliate. Cercate quelle che vi fanno andare in tilt il cuore, non la testa.
Vorrei dire “sorrido perché finalmente sono felice”. Ma non e cosi.
Composta e a modo, nascondo le mie maniere selvagge e le mie abitudini primitive. Sono nata nell’era sbagliata, epoca matrigna che non mi accoglie, orfana a questo mondo fatto di convenevoli e “si deve”, “si fa”. Non chiedo permesso e sgomito per dribblare e doppiare, mi fermo solo quando il fiato è troppo corto e le gambe non ce la fanno più. E ad essere selvaggi c’è un vantaggio, ché lì fuori è una giungla e bisogna saper essere animali tra gli animali per bere e mangiare, figurarsi per amare.
Si parla della vita poiché solo con essa si possono comprendere le emozioni che la morte invece consegna al silenzio astratto della fine.Si parla dell’amore poiché solo con esso la vita concepisce sempre quelle emozioni dei sentimenti di storie senza tempo.Si parla del paradiso poiché si spera tramite esso non si abbia più timore della morte in quanto la vita e l’amore diventeranno probabilmente trascendentale continuità nell’eternità.