Antonio Curnetta – Stati d’Animo
I giorni in cui mi sveglio di buonumore, non ho bisogno del sole: splendo!
I giorni in cui mi sveglio di buonumore, non ho bisogno del sole: splendo!
Volevano vedermi strisciare, ma poi perché non sono mica un serpente, se lo fossi non avrei pietà di chi non ne ha avuta di me.
Mi dicevano che eri troppo grande per una provinciale come me, invece non sei mai stata così intima. Ogni metro che percorro è il ricordo di sei anni fatti di posti, di esperienze, di sogni, di amori, di amicizie, di persone, soprattutto queste, che non le posso portare via con me. È vero che non mi basti più, evidentemente perché mi hai dato tutto. Per questo, ovunque andrò ti porterò dentro perché, come io conosco ogni tuo angolo, tu mi sai a memoria: hai ascoltato lacrime e condiviso gioie con lo stesso supporto di una vera amica; e come tutte le vere amicizie, prima o dopo, arriva il momento di lasciarsi.
Arrivavano così all’improvviso, come tempesta mi travolgevano ed io restavo lì ferma perché non volevo andassero via di nuovo, quelle emozioni che accarezzavano la mia pelle.
Lo so che c’ho un caratteraccio, a volte sento il cuore come un pezzo di ghiaccio, a volte a farlo sciogliere basta un abbraccio.
Se chiedi ad uno scrittore fin dove arriva con l’immaginazione, potrebbe crearti mondi nuovi in un istante.
Un giorno guarisce le ferite di molti anni.