Antonio Curnetta – Tristezza
Guai a chi non sa piangere. Il pianto è il migliore disinfettante dell’anima.
Guai a chi non sa piangere. Il pianto è il migliore disinfettante dell’anima.
Quante volte nella vita ho indossato il mio sorriso incastrandolo tra le lacrime. Quante volte mi sono chiesta cosa ci facessi li in quel momento, con quella precisa persona. Ora di tutto quello che ho passato, sono fiera. Perché ho perso ciò che non valeva niente ed ho ritrovato qualcosa di inestimabile valore: me stessa!
È giusto sentirsi soli nella moltitudine?
La delusione è qualcosa che scopri poco alla volta, quando i piccoli sogni, le prime aspettative e speranze cadono. Si impara così a piangere, a non dormire e a credere che sia la fine. Invece capirai presto che è proprio qui che cominci a vivere nel giusto modo cioè con “esperienza”!
Tristezza, solitudine, rabbia. Quasi tutte le canzoni che mi piacciono ne parlano. Suonandole è come se affrontassi quei mostri, soprattutto quando non riesci neanche a dare loro un nome. Poi, però, finita la musica, quelle cose restano lì. Certo, magari adesso le sai riconoscere meglio, ma nessuno le ha magicamente spazzate via.
Vorrei potermi annullare per non vedere tutto ciò che ora sta accadendo davanti ai miei occhi…
Come scaglie affondavano nella mia pelle nuda. Gocce di pioggia penetravano nel profondo dell’anima. Dolenti. Erano lacrime trattenute. La natura quel giorno mi aveva capita, era la mia unica amica.