Antonio Di Pietro – Politica
Affidare a Berlusconi la riforma della giustizia è come chiedere a un cappone di festeggiare il Natale.
Affidare a Berlusconi la riforma della giustizia è come chiedere a un cappone di festeggiare il Natale.
In Egitto il giorno stesso del gravissimo incidente ferroviario con 50 morti si sono dimessi il ministro dei trasporti ed il capo delle ferrovie.In Inghilterra stanno parlando di portare a plain english parole italiane di uso comune come caffè, caffè forte, cappuccino.Da noi i ministri non si dimetterebbero neppure a funerale (il loro) avvenuto, i capi di qualcosa prima di dimettersi passano anni a cercare un capro espiatorio per i loro errori. Per quanto riguarda l’italiano lo stiamo già sostituendo da tempo con successo con l’inglese, col risultato che qualcuno maschera il suo semianalfabetismo in italiano parlando un ridicolo inglese, intanto lo stato introduce l’obbligo dell’inno di Mameli (senza raccontarne la vera storia) in un momento in cui i rapporti fra cittadini stato non sono certo dei migliori.Decisamente abbiamo una classe dirigente molto capace di sentire come gira il vento nel paese, ma forse è quello che ci meritiamo.
In Italia abbiamo le eccellenze gastronomiche quelle intellettuali, eccellenze artistiche e culturali, forse pretendere di averle anche in politica era chiedere troppo.
Lo scandalo doping? È un’altra invenzione della sinistra.
Continuiamo a riempirci la testa di domande da fare a chi è vuoto di risposte, di richieste a chi non vuole dare. Noi perdiamo il nostro tempo, anche loro perdono del tempo, il nostro.
La cura per i mali della democrazia è più democrazia.
La democrazia consiste nello scegliere i vostri dittatori, dopo che vi hanno detto quello che pensate di voler sentire.