Antonio Dimasi – Paura & Coraggio
Il terremoto ha scritto storie di persone che fanno commuovere… nella sua tragedia ha mostrato atti di coraggio da far capire quanto la vita è la cosa più bella che esista.
Il terremoto ha scritto storie di persone che fanno commuovere… nella sua tragedia ha mostrato atti di coraggio da far capire quanto la vita è la cosa più bella che esista.
Il demonio ha paura della gente allegra.
Non è il dolore a farmi paura, ma vivere troppo a lungo dentro una bugia.
La volgarità è il pretesto principe con cui i tromboni, di tutte le epoche, hanno cercato di tappar bocca alla satira. Si parva licet, anche del Boccaccio dicevano che era volgare e anche lui difendeva la sua arte, come me in questo momento. La verità è che la satira non è volgare, è esplicita. La satira usa come tecnica la riduzione al corporeo, alle esigenze fisiologiche primarie: mangiare, bere, urinare, defecare, scopare. Lo fa per sovvertire le gerarchie costituite. È il potere liberatorio della satira, secondo la tradizione millenaria che dalle sette dionisiache arriva fino al nostro Carnevale. Non esiste sacro senza profano. Il sacro senza profano diventa integralismo.
Non temo il giudizio degli altri, temo piuttosto quello che posso aver di me stessa.
Impara a non pensare troppo. Impara a pensare quel tanto che basta per fare scelte sensate, ma non lasciare che i tuoi pensieri ti facciano smettere di vivere. Impara che quando pensi troppo riesci a trasformare una formica in un elefante, un problema in una tragedia, una goccia in un oceano e non perché sia davvero così, ma perché quando pensi troppo distorci completamente la realtà. Impara che esiste il qui e ora e ogni volta che la tua mente ti porta lontano, ripetilo. Qui e ora. Impara a esistere senza che il continuo borbottare dei pensieri ti distolga dall’unica cosa che conta: il momento in cui sei e che dovresti vivere con tutto te stesso.
Chi non ha mai paura è un incosciente, chi è assalito spesso dalla paura è un insicuro, chi invece la sa dosare è un prudente.