Antonio Giovannangelo – Stati d’Animo
E ho dimenticato il rumore del mare, il vento soffiare sulla mia pelle, il calore dei primi raggi del sole, ma il tuo viso no, non lo scorderò mai.
E ho dimenticato il rumore del mare, il vento soffiare sulla mia pelle, il calore dei primi raggi del sole, ma il tuo viso no, non lo scorderò mai.
La realtà in fondo ci spaventa. Con gli occhi chiusi possiamo darle un aspetto più gradevole. Chiudere gli occhi è un po’ come tornare bambini. Chiudendo gli occhi ognuno entra in un mondo che è interamente proprio.
Un abbraccio veste la nudità del cuore.
Dentro di me c’è una bambina arrabbiata che pretende un risarcimento.
Il mio “no” è l’ottava nota di una scala appesa, posto un gradino prima del rifiuto degli altri.
La pioggia, sicuramente, non scaccia via i pensieri, non ci aiuta a liberarci di essi una volta e per sempre, ma essa attribuisce ad alimentarli e ad accrescerne il peso.
Oggi i colori dell’Autunno hanno preso forma, accendendo il creato; ma troppi sono gli spettatori del Vivere che non scelgono di Essere protagonisti, rimanendo nel limbo dei grigi.