Antonio Papi – Nemico
Per essere cattivi in è malafede bisogna ragionare… bisogna calcolare come ferire il prossimo “dote” dell’egoista mente.
Per essere cattivi in è malafede bisogna ragionare… bisogna calcolare come ferire il prossimo “dote” dell’egoista mente.
Pensare che la pazzia ci possa ghermire non è follia, accade in un istante che i circuiti elettrici fan massa et voilat, pazzi, magari molesti, potenziali assassini seriali. Bene, ho voluto mettermi avanti col lavoro, essendo tendenzialmente un “peace & love” amante delle vita, penso chi potenzialmente possano essere le mie future vittime. Con naturalezza estrema probabilmente mi darebbe soddisfazione fare il serial-killer dei vigili urbani, mi rendo conto istantaneamente che non è un pensiero giusto e lo rimuovo con un sorriso. Medito e rimembro che la maggior parte dei killer-seriali uccidono le prostitute… e allora l’idea delle mie vittime diventassi folle mi appare chiara e decisa. Le “professioniste” sono una categoria troppo debole, subiscono delle tristezze infinite senza capire che in fondo non sono loro le vittime, derise, umiliate, spesso sfruttate… quindi ho deciso, sarò il serial-killer dei serial-killer.
Puoi fuggire dalle persone ma non da ciò che provi per loro.
Ogni impulso che soffochiamo ci avvelena l’esistenza, ma ogni qual volta che mentiamo a noi stessi, moriamo un poco di più, chiudete i capitoli finiti, e andate avanti, senza voltarvi.
A volte devi credere nelle stelle è saperle toccare con il cuore.
Sono capace di aspettare in eterno pur di togliermi la soddisfazione di vedere il mio nemico strisciare, sono capace di trasformarmi in quella che non sono pur di farla pagare a chi mi ha fatto del male, sono capace di godere della sofferenza di queste persone, e questo perché la perfidia di certa gente mi ha portata ad essere così.
A cosa serve correre, l’importante è esserci.