Antonio Papi – Silenzio
Io non so tacere, conosco solo il silenzio.
Io non so tacere, conosco solo il silenzio.
Non è che non abbia niente da dire, o che tutto mi vada bene, è solo che il silenzio dà più soddisfazione di una inutile discussione.
E poi arriva il silenzio, quello inevitabile, quello conclusivo, il cerotto sopra il taglio a cui è chiesto di assorbire il siero dell’addio. È silenzio vero, quello che non ha più nulla da dire perché tutto è già stato detto, giocato e tradito. È il silenzio del tempo, quello che si prende la vita quando si è vista sprecare le occasioni di felicità che ha offerto. È il silenzio della lealtà che rimane muta davanti alla sua stessa mutilazione e con lo sguardo al cielo, attende il nuovo giorno. È il silenzio duro, quello che durerà per sempre perché non ha nulla da perdonare a chi non comprende di avere sbagliato. È silenzio acido, quello che corroderà ciò che è rimasto. È il silenzio dell’addio.
Il silenzio si colora dei tuoi pensieri e si anima dei tuoi battiti.
La notte copre con il suo buio ma scopre con il suo silenzio.
Se in puro silenzio osservi, non avrai bisogno delle parole per esprimere il tuo punto di vista. L’uomo è il solenne testimone.
C’è una luce che non ci abbandona mai: è quella dell’amore!