Antonio Papi – Stati d’Animo
E poi arrivano quei giorni il cui unico desiderio è stare con se stessi.
E poi arrivano quei giorni il cui unico desiderio è stare con se stessi.
Prega il buon Dio che il piacere non ti paia così poca cosa come quelli che lo dispensano.
Solitudine è chiedere al cielo in una notte d’estate di mandarti la sua coperta di stelle a scaldarti il cuore.
Cerco di ovviare alla fretta, alle dita concitate che pretendono d’afferrare tutto e velocemente. Sto imparando la lentezza, alzando gli occhi sullo scenario delle cose che scorrono e distogliendo lo sguardo dalle strisce a bordo strada che inghiottono i chilometri. L’accelerazione è ansiosa. Fagocita il futuro dribblandolo e doppiando gli atteggiamenti che aspettano ancòra di nascere. Avessi guardato un po’ più su dell’asfalto, avrei visto fiori lilla e gialli. Quanti colori mi son persa per in-seguire un’anonima e triste linea bianca. Sto imparando. Anche imparare non coincide con l’immediatezza. Provare è coraggioso. Regolo i respiri e inalo più profumi. I fiori odorano di buono.
Non è possibile avere sempre tutto sotto controllo.Ci sono le emozioni. E quelle, non le controlla nessuno.
Uomo, rimembra che il pozzo da cui oggi attingi la tua felicità, potrebbe essere stato riempito dalle lacrime dei tuoi simili.
Fanno sorridere le cose più semplici, le cose che nascono spontanee e in modo istintivo. Fanno sorridere le sane compagnie quelle vere e sincere.