Antonio Piazzolla – Desiderio
Vorrei un ristorante in cui si serva: Un piatto di serenità. Un secondo di tranquillità. Un contorno di fiducia. Un prosecco di amore. E perché no, già che ci siamo, un sorbetto alla felicità.
Vorrei un ristorante in cui si serva: Un piatto di serenità. Un secondo di tranquillità. Un contorno di fiducia. Un prosecco di amore. E perché no, già che ci siamo, un sorbetto alla felicità.
Il meglio che offre questo mondo è il desiderio di un altro.
Ci sono attimi dove l’infinito profondo dell’anima tocca anche il battito più impercettibile del cuore. Lì sento e lì voglio vivere.
È troppo semplice nascondersi dietro ad un “passerà”, è troppo semplice sminuire ciò che si sente, è troppo semplice non dare il “giusto” nome ai propri desideri. Il mio sei tu: la mia mania, la mia malattia.
Non desidererei altro che poter continuare ad amarla per sempre.
La passione implode nella mia mente per trasformarsi in due corpi fluttuanti la cui unicità è data dalla somma di un solo piacere, un solo istinto, un solo corpo, un solo gemito, un unico istante folgorante di passione: io e te.
Vorrei tanto ritornare bambino e ritrovare quella felicità che ho perso, ritrovare quel sorriso che non ho più.