Antonio Pistarà – Morte
La morte ci misura con la vita.
La morte ci misura con la vita.
Più decade la voglia di vivere… Più s’innalza la voglia di morire.
Morte, parola subdola della vita. Non ci sarebbe vita se non ci fosse la morte, non ci sarebbe morte se non ci fosse la vita.
Se ho una necessità, ho una ragione di vita. La soddisfazione é la morte.
In cento anni siamo stati capaci di essere i più grandi “carnefici” del pianeta; tra altri cento lo saremo di noi stessi.L’uomo… antitesi di ragione e follia.
Credo che ci sia un momento della nostra vita ove affiorano in noi idee di come vorremmo che fosse il nostro futuro.Quanti progetti, umane ambizioni, sogni che coltiviamo con grande passione e poi, basta una visita al cimitero, un dubbio si insinua nella nostra mente ed i sogni svaniscono, riportandoci alla nostra misera esistenza. Vivere un attimo di felicità, intensamente.
Ogni tanto penso a quanto può la mente umana essere davvero stupefacente, ma anche meramente disumana; siamo capaci di disumanizzarci dall’umanità che ci è stata concessa; mi rivolgo a tutte quelle persone che praticano o hanno subito l’annientamento prodotto successivamente nell’abbandonare o nell’essere abbandonati; siano egli appartenenti al mondo animale, umano o frutto della natura: l’innaturalità di tale comportamento porta anche un essere umano ad abbandonare il frutto dell’unica incredibile reale virtù dell’uomo: “la capacità di procreare e di riprodursi”.Abbandonare vuol dire lasciar perdere ciò che si ha, si è prodotto, si ha avuto in senso assolutistico e, chi è capace di ciò, merita a sua volta l’abbandono.”Abbandonare per essere abbandonati (prima o poi)”…