Antonio Rega – Stati d’Animo
Se solo hai pensato di essere migliore di qualcuno hai già dimostrato di essere inferiore e limitato.
Se solo hai pensato di essere migliore di qualcuno hai già dimostrato di essere inferiore e limitato.
Vorrei che sentissi i miei passi uomo che si è staccato dalla mia mente, lontano da sentieri che non percorrerai più. Ti vengo incontro ma la volontà di ricominciare non ti sfiora il cuore. Vorrei, vorrei che venissi a toccarmi il corpo. La speranza mi rovina e devo allontanarla, lontano, dove nemmeno le piume delle ali di un angelo possono trovarla. Voglia di bagnare specchi sporchi attaccati ad un muro e dove non possa più guardare il mio volto. Credere in qualcosa che sta finendo di bruciare nell’acqua fredda di un mare di cristallo. Raggiungere un arcobaleno che si stacca da vortici di trasparente abitudine.
Il cielo non smetterà di piangere fin che i miei occhi non smetteranno di piovere.
Ti dicono: “Segui il tuo cuore”, ma se il tuo cuore è a pezzi, che pezzo devi seguire?
Non ci sono stato, e non c’è stato migliore di quello che ti fa vivere quando sei vicino ai tuoi anziani genitori. Sono un riparo, una forza alla vita, la fortuna di averli ancora in vita mi rafforza, mi aiuta, mi incoraggia nell’affrontare le dure battaglie della vita, quando ami i tuoi genitori con tutto il tuo cuore, anche da lontano avvolgono la tua anima e la curano.
Non sarò mai la prima scelta di qualcuno. Io sono quella che ti piace ma di cui non ne esci pazzo, sono quella che se arrivano due belle tette te la dimentichi, sono quella a cui scrivi solo quando hai tempo. Non sono mai stata il grande amore di qualcuno, né il primo. Non sono mai stata così importante che “per lei farei di tutto”, non sono mai stata il “ne vale la pena”, né “lei è quella giusta”. Sono l’eterna seconda, sono quella del “non abbastanza”. Sono quella che poi si fa mille domande su se stessa e che della sua insicurezza ne fa un’arma di autodistruzione.
Quel pessimismo imputato sempre alle menti migliori.