Antonio Rega – Stati d’Animo
Il mio cuore come la mia anima sa piangere, gioire ed amare. Ma non sa la dimenticare la cattiveria.
Il mio cuore come la mia anima sa piangere, gioire ed amare. Ma non sa la dimenticare la cattiveria.
Il suo viso si stagliava contro la luce che penetrava dalla finestra. Mi travolgeva l’odore del suo profumo mischiato al sapore di pulito che esalava inebriante dalla camicia azzurra di morbido cotone. Le sue mani accarezzavano il calice del vino come se volessero accarezzare me e assaporarmi. Mi ipnotizzavano, avrei voluto essere in quel momento creta fra le sue mani farmi modellare come a lui piaceva. Sapevo che dal momento in cui mi avrebbe toccato, tutte le mie certezze sarebbero svanite, e quasi d’istinto allontanai la mano dal tavolo…, lui come se mi avesse letto nel cuore, afferrò le mie dita portando il palmo della mia mano alla sua bocca. Labbra calde e umide mi assaporavano. La mia pelle e la sua unite. I miei occhi si riempirono di lacrime. Finalmente era mio mi dissi e non importava quanto avevo penato e sofferto. Ora mi apparteneva come una seconda pelle. Lui, era il mio sangue che correva nelle vene e faceva battere il mio cuore dando aria alla mia anima.
No, una lacrima non è debolezza è forza di animo è umanità sensibilità che parte dal cuore e gli occhi piangono emozioni, dolori, delusioni, a volte anche gioie.
Sono il solito sbadato, mi sfugge dagli occhi e quando parte non puoi più riprenderla né coprirla con occhiali scuri, perché un’emozione, quando nasce, è sempre in ripida discesa.
Ho vissuto come ho potuto e come sapevo fare, non avendo avuto nessuno al fianco che mi potesse guidare.
A chi vive di aspettative. Anche quando la vita continua a deluderti, dico: impara a capire che non sempre ciò che si dona ti torna indietro. Ma va bene così, altrimenti, che dono sarebbe?
Sono fatta così… pazza per scelta, ribelle per natura e stronza (come mi definisce qualcuno) perché la vita mi ha insegnato che subire è mancanza di rispetto per me stessa.