Antonio Rega – Tristezza
Si cresce con l’amara sofferenza.
Si cresce con l’amara sofferenza.
Il vento mi sbatte sul cuore, lo gonfia e lo rende pesante, come un macigno mi batte nel petto, non porta via i pensieri ma mi toglie il respiro.
Fuori dalla finestra si sentono solo i grilli cantare, poi il nulla, un silenzio sepolcrale! È in questa situazione che riflettere fa più male. Troppi “perché?”, vorrei la serenità di quel canto, ma dentro il mio cervello va in onda una tempesta! Nulla è certo, tutto è precario e il futuro? Un punto di domanda infinito! Pensare troppo fa male, meglio premere il pulsante giusto [off].
Qualche granello di dolore resta sempre incastrato tra le dita.
L’unico calore percepito dal mio corpo oggi è stato quello provocato dall’acqua calda della doccia: ecco perché è durata 20 minuti!
La felicità è quasi sempre attaccata dall’invidia: la povertà non è invidiata da nessuno.
L’amore ti prende incondizionatamente, e non importa se sia giusto o sbagliato. Importa amare, anche se poi si soffre, preferisco asciugarmi le lacrime d’amore che quelle della solitudine.
Il vento mi sbatte sul cuore, lo gonfia e lo rende pesante, come un macigno mi batte nel petto, non porta via i pensieri ma mi toglie il respiro.
Fuori dalla finestra si sentono solo i grilli cantare, poi il nulla, un silenzio sepolcrale! È in questa situazione che riflettere fa più male. Troppi “perché?”, vorrei la serenità di quel canto, ma dentro il mio cervello va in onda una tempesta! Nulla è certo, tutto è precario e il futuro? Un punto di domanda infinito! Pensare troppo fa male, meglio premere il pulsante giusto [off].
Qualche granello di dolore resta sempre incastrato tra le dita.
L’unico calore percepito dal mio corpo oggi è stato quello provocato dall’acqua calda della doccia: ecco perché è durata 20 minuti!
La felicità è quasi sempre attaccata dall’invidia: la povertà non è invidiata da nessuno.
L’amore ti prende incondizionatamente, e non importa se sia giusto o sbagliato. Importa amare, anche se poi si soffre, preferisco asciugarmi le lacrime d’amore che quelle della solitudine.
Il vento mi sbatte sul cuore, lo gonfia e lo rende pesante, come un macigno mi batte nel petto, non porta via i pensieri ma mi toglie il respiro.
Fuori dalla finestra si sentono solo i grilli cantare, poi il nulla, un silenzio sepolcrale! È in questa situazione che riflettere fa più male. Troppi “perché?”, vorrei la serenità di quel canto, ma dentro il mio cervello va in onda una tempesta! Nulla è certo, tutto è precario e il futuro? Un punto di domanda infinito! Pensare troppo fa male, meglio premere il pulsante giusto [off].
Qualche granello di dolore resta sempre incastrato tra le dita.
L’unico calore percepito dal mio corpo oggi è stato quello provocato dall’acqua calda della doccia: ecco perché è durata 20 minuti!
La felicità è quasi sempre attaccata dall’invidia: la povertà non è invidiata da nessuno.
L’amore ti prende incondizionatamente, e non importa se sia giusto o sbagliato. Importa amare, anche se poi si soffre, preferisco asciugarmi le lacrime d’amore che quelle della solitudine.