Antonio Rega – Vita
Potrai tirartela quanto vuoi, ma se sei povero dentro non potrai né competere né essere qualcuno.
Potrai tirartela quanto vuoi, ma se sei povero dentro non potrai né competere né essere qualcuno.
È piacevole ricordare ciò che si è vissuto, ma impareggiabile è la vita e vivere è come una continua nascita.
Quanti treni abbiamo visto passare? Quanti? Quanti ne abbiamo persi? Ne abbiamo rincorsi? Eppure fanno giri immensi, a volte, e tornano. Hai tutto il tempo di rifarlo quel viaggio. Hai tutto il tempo di ritrovarti in qualche piccola sperduta stazione del cuore. Tutto il tempo.
Vivi la vita, insegui i tuoi sogni oggi! Domani!? È un altro giorno!
Se ti rompi un braccio o ti becchi una pallottola, allora sei posto sotto l’attenzione dei più, ma se qualcuno, in maniera più subdola ed esperta, tattica e malvagia usa altre armi, non ne parla nessuno. È ben poca cosa perdere il gusto nel vivere la vita, vero? È ben poca cosa pensare e ripensare alla possibilità di suicidarsi perché sono stati tanto abili con te da disseminare un senso di apatia, inettitudine, dolore. È ben poca cosa essere abbandonate e rimanere vedove di un compagno che si ama, orfane di un padre che avremmo voluto ci proteggesse, con il grembo vuoto di un figlio che avremmo voluto mettere al mondo e donargli come atto supremo del nostro amore nei suoi confronti. È ben poca cosa aggirarsi come uno zombie per mesi ed anni lì fuori, dove ti guardano tutti dall’alto in basso e non riuscire neppure a farsi sfiorare da qualcuno: tutto ti sembra un abuso quando hai molto sofferto!
Prenditi degli anni migliori tutto il tempo che vuoi, tutto il tempo che puoi, perché poi non te lo restituirà nessuno, neanche il più sano dei principi.
Se morirò, e ci sarà qualcosa dopo, andrò all’inferno, non in paradiso. Perchè la roba migliore se l’è presa il diavolo. Dio invece cos’ha? Gli Inspirai Carpets e le suore