Antonio Rinaldi – Felicità
La felicità vive d’essenza e uccide d’assenza.
La felicità vive d’essenza e uccide d’assenza.
Non puoi essere felice se non sai quello che vuoi.
C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa: lo succhia e se ne va. Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.
Ora è il tempo della felicità, non si può aspettare qualcosa o qualcuno di straordinario per essere felici, potrebbero non arrivare mai!
Non so se la felicità abbia il potere di renderci egoisti, o se l’egoismo sia una condizione assoluta della felicità. Ma come mi sentiva mutato dacché ero felice!
Un intenso profumo di caldarroste si espande per tutta la villetta. Un ceppo di faggio scoppietta allegramente nel rustico caminetto. Sul tavolo della cucina, in mezzo a stoviglie, piatti, bicchieri e una bottiglia di Gamay mezza piena, vino rosso valdostano; troneggia il cestello pieno di funghi e bacche rosse e gialle raccolti nel vicino boschetto. Mentre la moglie, durante questi giorni di festa, si è sbizzarrita a preparare tipiche ricette natalizie valdostane: costolette alla Valdostana al tartufo bianco, carbonata Valdostana, crespelle e crepes alla Valdostana e non ultima la zuppa alla Valpellinentze; il marito intrattiene i due figliuoli che giocano felici con il trenino e la casa di Barbie ricevuti in dono per il Santo Natale. Attendono l’arrivo del Bambino Gesù, lo scambio di piccoli doni con parenti ed amici, l’ascolto della Santa Messa di mezzanotte e la benedizione del Santo Padre, davanti alla tv del salotto buono. Felici di potere trascorrere una bella e tranquilla giornata con i familiari e gli amici più cari, lontano anni luce dalle beghe che affliggono lupi, falchi e colombe, augurano buon Natale a tutti gli uomini di buona volontà.
Basta il solo pensare alle persone che ti stanno più a cuore per colorare una giornata che sembra iniziata male.