Aristofane – Lavoro
Faccia il cielo che ognuno eserciti il mestiere che conosce.
Faccia il cielo che ognuno eserciti il mestiere che conosce.
Ho incontrato un uomo che puliva il parco dai rifiuti gettati per terra dalla gente. Non guadagnava niente. Lavorava.
Giù qui al sud il problema non è conquistare un impiego a tempo determinato o indeterminato, il vero dramma per molti è liberarsi dalla disoccupazione a tempo indeterminato!
In molti lottano con forza per conservarsi il posto di lavoro, ma non altrettanto per conservare il lavoro.
Il mondo del lavoro ormai sta in un altro mondo.
Anche in questa epoca nostra in cui la sofferenza delle masse è formidabile e i problemi sociali sono straordinariamente complicati, può esserci una gioia di vivere, sol che noi vogliamo vedere in ogni problema che il nostro tempo ci pone un compito a noi affidato. Come può ogni singolo individuo venire a capo di questo campito? Ciò dipende dalla sua capacità personale e dalla sfera di azione a lui affidata. Ma chiunque di noi voglia comprendere, può raggiungere la più alta felicità che l’uomo possa conoscere: quella di lavorare per la felicità altrui.
Oggi mi sento viva perché so che mi alzo presto ogni mattina per andare a lavorare, il lavoro è vita, è essere liberi e indipendenti, e soprattutto è dignità.