Arjan Kallco – Filosofia
La profondità non è una nozione sempre assoluta, ma anche quando sembra relativa, è negli occhi di chi ci riflette.
La profondità non è una nozione sempre assoluta, ma anche quando sembra relativa, è negli occhi di chi ci riflette.
In un angolo remoto dell’universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari c’era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della storia del mondo: ma tutto durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire. Quando tutto sarà finito, non sarà avvenuto nulla di notevole.
Gli specchi sanno essere tutte le età vissute contemporaneamente, sanno essere tutti quelli riflessi, ma capita anche che riflettano il nulla.
C’è sempre un tempo per imparare dai propri errori. Come c’è sempre un tempo di rimediare, mettere da parte ogni cosa e cercare quello che ti fa stare bene. Perché quando sbatti contro un muro, se vuoi davvero qualcosa, più forte è la botta, più grande è il rialzarsi perché hai visto il brutto e sai cosa cambiare, cosa realmente vuoi.Le cose vere, per me, sono tutto questo. Se davvero finiscono forse non sono quelle così forti da non tramontare mai. Sono solo capitoli che diventano esperienza.
Ogni stagione ci regala un particolare incanto: l’inverno con la neve che rende le notti di luna chiare come il giorno. La primavera coi suoi fiori di mille e più colori che rallegra i nostri cuori. L’estate col sole e il caldo di cui abbiamo tutti bisogno. E poi c’è l’autunno. Ah! L’autunno che racchiude in se la bellezza di tutte le stagioni.
Febbraio: in New York, per tutto l’ultimo week del mese, ho indossato la giacca di Veronesi, i pantaloni di Rubbia, gli occhiali di Dulbecco e il tono di voce di Margherita Hack. Così sono stato quattro invece di niente.
Il crepitare dei pensieri dispiega le ali del cuore.