Arjol Filani – Stati d’Animo
Non puoi dirmi che non so amare! Ho un cuore anche io, un cuore che ama nel modo sbagliato, un cuore che quando non ci sei non mi lascia mai in pace.
Non puoi dirmi che non so amare! Ho un cuore anche io, un cuore che ama nel modo sbagliato, un cuore che quando non ci sei non mi lascia mai in pace.
Il rimorso è come vedere il cielo ed essere all’inferno.
Cucio maschere di notte, ma per gli altri! Per renderli più guardabili ai miei azzurri occhi che son tanto delicati nel gelo che li ammanta. Ho allestito un laboratorio ricchissimo d’ogni genere di pellame, cuoio pregiato, gemme per occhi, fili di nylon per tirare punti di sutura lungo cuciture che possano lasciare l’osceno dove devono ed imbastire con eleganza se ce n’è bisogno. Per me non tengo maschere, se non una da regina e suddita al contempo, del regno dove nessuno entra, così da bastarmi nello stato di completa autarchia che mi sono ritagliata.
Notti insonni, giorni sonnolenti, trascino un guscio scalfito che cela un’anima ansiosa di uscire e prendere il volo.
Non è facile descrivere un sentimento, non lo è affatto. Sembra la cosa più semplice del mondo, ma quando vai a mettere nero su bianco vedi solo nero! Il nero dell’impossibilità di descriverlo.
Era dolce quel pensiero che la notte mi scaldava.
Essere persone dolci, di cuore, ricchi di delicatezza e tatto non è essere deboli, ma essere sensibili e umani.