Arthur Penrhyn Stanley – Paradiso & Inferno
Ci sono lampi di paradiso per noi, in ogni atto, o pensiero, o parola che ci eleva sopra noi stessi.
Ci sono lampi di paradiso per noi, in ogni atto, o pensiero, o parola che ci eleva sopra noi stessi.
L’amore è il paradiso dove sognare e l’inferno dove vivere.
GIOVANNI PAOLO II… una figura moderna ma con un occhio attento alla tradizione, un pontefice comunicatore, che con la sua parola ha restituito ai giovani l’identità culturale ed il senso di aggregazione necessari a ridisegnare la STORIA; un innovatore che partecipa ai grandi eventi della storia moderna, dal carisma unico ed inconfondibile (un frontman, come lo ha definito BONO VOX con cui ha contribuito alla lotta contro il debito dei paesi poveri… ).IL PAPA che ha mantenuto la reggenza della Chiesa per 27 anni con straordinaria dignità, ha dimostrato, in tutte le circostanze del suo pontificato, una grande ricchezza d’animo e una grande resistenza ad ogni tipo di avversità.Oggi che lui è tornato alla casa del Padre continua a guardarci e a trasmetterci il suo messaggio di pace e di speranza, e noi possiamo dimostrargli che in ogni momento faremo tesoro della sua parola.ARRIVEDERCI KAROL!
Chi ha smesso di credere in Dio o nel bene continua lo stesso a credere nel diavolo. Non so perché. No, anzi, lo so: il male è sempre possibile. E il bene è eternamente difficile.
Che bello! Vorrei che il tempo si fermasse per stare ancora un po’ in questo paradiso. Mare, sole, spiagge dorate, conchiglie bianche e tanta voglia di vivere.
Per alcuni di noi, per cui la vita è o bianca o nera, o tutto o niente, o dentro o fuori, senza mezze misure…l’essenza di ogni oggetto che possiamo possedere, dal più scontato al più raro, viene massimizzata, fondamentalmente privandosene. Perché solo la privazione aumenta il desiderio. E quando il desiderio è estremo, la sua percezione e intensità sono equivalenti a quelle di un orgasmo. Ebbene si. Bisogna fare l’amore. Fare l’amore con il cibo, con le proprie passioni, con la propria mente, con il proprio corpo, con il proprio uomo. E fare l’amore significa arrivare allo stremo delle energie fino a far male, a far mancare il respiro, a nauseare. Una sorta di masochismo paradossalmente rigeneratore, che si raggiunge solo rendendo esclusivo l’approccio con l’oggetto. L’abitudine è assuefazione che sminuisce il suo straordinario valore. Per questo bisogna fondamentalmente privarsene…
Secondo me, non esiste alcun paradiso, solo l’inferno perché la maggioranza di voi si gira dall’altra parte.