Arthur Schnitzler – Nemico
Chi sono i tuoi acerrimi nemici? Degli sconosciuti che immaginano quanto li disprezzeresti se li conoscessi.
Chi sono i tuoi acerrimi nemici? Degli sconosciuti che immaginano quanto li disprezzeresti se li conoscessi.
Il mio peggior nemico è il tempo, lo vorrei tanto uccidere.
Le male lingue parlano, le buone danno orgasmi.
Dare buon consiglio è cosa meritevole ma, il più delle volte, s’incorre a inimicizia.
Fingo di non vedere, di non sentire, di essere immune a tutto. Ma tu, che vai e vieni da questo palazzo, vestita orgogliosamente di turbanti e salamelecchi, non fidarti dei tuoi occhi perché essi ingannano. Non fidarti del tuo orecchio perché tramuta i suoni in ambigui silenzi. E non fidarti troppo della tua viltà poiché, anche fiaccata nelle forze, riconosco sempre il nemico che si avvicina per una carezza mentre le dita gli si rizzano come coltelli.
Meglio cento nemici, che un falso amico.
Non tutti quelli che ti fanno la bella faccia davanti li puoi considerare amici.