Arthur Schnitzler – Religione
Se Napoleone e Cesare si fossero incontrati da qualche parte, avrebbero sorriso come due àuguri. Ma Cristo e Maometto temo che si sarebbero presi sul serio.
Se Napoleone e Cesare si fossero incontrati da qualche parte, avrebbero sorriso come due àuguri. Ma Cristo e Maometto temo che si sarebbero presi sul serio.
Sono contrario alla repentina conversione di uomini perversi che improvvisamente si dichiarano Cristiani! Credo che lo sia anche Dio, lo si capisce da ciò che scrisse: “Quello che l’uomo semina deve raccogliere” Ebbene è giusto che raccolga ciò che di brutto ha seminato lungo la sua via, e raccolga col tempo i suoi frutti, benché convertito!
Da allora abbiamo parlato molto di fede: quella adamantina secondo cui il medico misura ogni momento della sua giornata e quella cosa sottile e malconcia che è quanto rimane della mia. La vedo come un tessuto sbiadito di una bandiera su un bastione, perforata dai colpi e, se un tempo recava un’insegna, ora nessuno potrebbe dire quale fosse. Ho detto ad Ahmed Bey che non posso più affermare di avere fede. Speranza, forse. Abbiamo convenuto che per ora può bastare.
La paura, sopra ogni cosa, produce Dei nel mondo.
Non permettiamo mai che il nostro cuore si faccia schiavo di qualcuno, ma solo di Colui che lo acquistò con il suo sangue.
Andò in Gerusalemme; davanti all’arca dell’alleanza del Signore offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi.
Dio è onniscente, onnipresente, onnipotente, solo che non mette mai in pratica queste sue magnifiche qualità, forse l’età l’ha reso troppo pigro.