Arthur Schopenhauer – Destino
Alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli.
Alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli.
I ricordi, poesia e dolore per l’anima. Unica, indissolubile ed eterna. Lei porterà dentro ogni nostro cambiamento, ogni nostra vita passata. Lei pagherà lo scotto di tutti gli sbagli che noi piccoli uomini imperfetti commettiamo. Lei, l’unica a portare le cicatrici della nostra esistenza.
Il nostro destino non è sempre definito in modo netto; ci sono avvenimenti salienti che per forza accadono, altri che sono influenzati da noi stessi.
All’uomo intellettualmente dotato la solitudine offre due vantaggi: prima di tutto quello di essere con se stesso e, in secondo luogo, quello di non essere con gli altri.
Ogni uomo è soggetto a commettere errori. Errori più o meno grandi. Errori, parafrasando le bugie, veniali; altri che incidono pesantemente nella vita. Recitando il “mea culpa” si vorrebbe, per assurdo, tornare indietro. A che pro? Per commettere altri errori, magari peggiori? Si dice che nella vita si impara dagli errori commessi. Si, si impara a commetterne altri.
Si può ingannare chiunque per soddisfare un proprio desiderio. Ma colui che pensa di poter raggirare il destino decreterà il proprio insuccesso.
La provvidenza è la magnanimità del destino.