Arthur Schopenhauer – Libri
Io non ho scritto per gli imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto.
Io non ho scritto per gli imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto.
E le sorrise, come se ogni cosa fosse in suo possesso: la distanza, lo spazio, le stelle, l’infinito… come se possedesse anche lei.
Ricordatevi che prima si bruciano i libri e poi si bruciano gli uomini.
In che cosa consiste la gloria per un famoso autore?Nel fatto che migliaia di persone si sentono vagamente colpevoli per non aver mai letto una sola riga delle sue opere.
Noi siamo felici quando mangiamo. Quando viene mio zio che fa il carabbiniere, vuole sempre che io mi lavo le mani, prima di mangiare, ma io faccio finta di andare nel bagnio, perché mi sfotto di lavarmi le mani! (da “Io speriamo che me la cavo”)
Per primo viene il fuoco, il sangue per secondo…Terza è la tempesta, che al quarto annega il mondo…Al cinque c’è la rabbia, al sei l’odio abissale…Settima è la paura, ottavo il più gran male…Il nove è la tristezza, e dieci fa il dolore…All’undici la morte… poi il dodici, l’amore…Tredici passi alla porta del Diavolo…Dall’Uomo Nero non si torna, non si torna davvero…
Silvia per me è come la corda del funambolo: quando sono felice ci danzo con un ombrellino colorato, e quando sono triste mi ci aggrappo.