Arthur Schopenhauer – Vita
Le scene della nostra vita sono come rozzi mosaici. Guardate da vicino non producono nessun effetto, non ci si può vedere niente di bello finché non si guardano da lontano.
Le scene della nostra vita sono come rozzi mosaici. Guardate da vicino non producono nessun effetto, non ci si può vedere niente di bello finché non si guardano da lontano.
Ho imparato a farmi visita, per non restare solo.
Viviamo pensando che la vita prima o poi debba cominciare. Ti trovi davanti ad un problema e dici “lo risolvo e poi andrà tutto bene”, hai un debito da estinguere e dici “finisco di pagare e poi tiro una boccata d’aria” “oggi è lunedì non vedo l’ora che arrivi il week – end”, “stringiamo i denti tanto tra un po’ arrivano le vacanze”; e intanto il tempo passa e noi crediamo che si possa vivere solo negli intervalli. Ma perché non riusciamo e renderci conto che la nostra vita è cominciata il giorno in cui qualcuno con un camice bianco ci ha dato uno schiaffo e abbiamo pianto e che da quel giorno in poi ogni attimo è stato e sarà vita compresi gli ostacoli da superare e le lacrime da versare. L’attesa della vita è vita sprecata e a consumarsi ci pensa già da sola.
Quando un pensiero vi distrae, osservatelo passare anzichè balzargli sopra e girare con lui.
Mai più tempo conterà i miei passi, se non quello che va al ritmo della musica.Mai più corsa smorzerà il mio fiato, se non quella che va da qui all’eternità.Mai più voce corromperà il mio cuore, se non quella di coloro che parlano con la lingua dell’amore.Mai più carta bianca resterà tra le mie dita, se non quella che è riposta in attesa del mio inchiostro.Mai più “mai” sussurrerà la mia bocca, se non quello che pronuncia nell’ingenuità di una speranza.
Il legame che unisce la tua vera famiglia non è quello del sangue, ma quello del rispetto e della gioia per le reciproche vite. Di rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto.
Non è la morte che fa paura, ma è la vita con le sue fiabe e i suoi dolori che ci usura.