Arturo Donadoni – Guerra & Pace
Le responsabilità delle guerre non ricadono solo su chi le causa, ma anche su chi le fa.
Le responsabilità delle guerre non ricadono solo su chi le causa, ma anche su chi le fa.
Con il suo portamento, il soldato entra senza tormento. Sa che deve entrare, senza mai rimuginare. Con tutto quello che può pensare, deve solo guerreggiare. Con animo gentile, egli prova sconforto nel vedere gli occhi dell’uomo infantile. Il soldato va in guerra senza leggerezza, perché essa porta solo morte e tristezza.
Lui si aspettava che combattessi ancora ma io non potevo più, avevo combattuto con tutte le mie forze ero piena di cicatrici e di ferite ancora sanguinanti, ma non si può nulla contro l’orgoglio neanche l’amore vince.
La pace esige una sua psicologia, un suo spirito morale, che, prima di rivolgersi agli altri, si riflette sopra colui che vuole esercitare la pace.
A dichiarare la guerra sono i potenti, a morire gli innocenti.
Pace è mangiare il proprio pane con i fratelli a tavola.
Molto si miete in guerra, ma il raccolto è sempre scarsissimo.