Arturo Donadoni – Lavoro
C’è chi si reputa professionista perché si fà pagare, e c’è chi si fa pagare perché professionista.
C’è chi si reputa professionista perché si fà pagare, e c’è chi si fa pagare perché professionista.
Anche i mestieri più brutti hanno i loro lati piacevoli. Per esempio, se fossi un becchino o persino un boia, ci sono alcune persone per le quali lavorerei con vero entusiasmo.
Tre anni fa ero disoccupato, ora non so nemmeno quante volte sono stato in classifica.
Lo studio non è lavoro ma la forma più gloriosa di gioco.
Disoccupazione, precariato, mobilità, grazie ai nostri politici, riesco a fare le tre cose quasi contemporaneamente!
Solo a pochi il libero mercato consente di arricchirsi liberamente, per la moltitudine la libera concorrenza significa solo la libertà di finire in povertà.
Pensi che la carriera che hai scelto nasconda molte insidie? Consolati: nessuna carriera può sfuggirvi.