Arturo Donadoni – Lavoro
C’è chi si reputa professionista perché si fà pagare, e c’è chi si fa pagare perché professionista.
C’è chi si reputa professionista perché si fà pagare, e c’è chi si fa pagare perché professionista.
Nel lavoro intelligente e scrupoloso dei nostri ottocento operai, nello studio metodico e incessante dei nostri quindici ingegneri, c’è la certezza di progresso che ci anima.La lealtà dei nostri lavoratori è il nostro attivo più alto.
Attento a ciò che faia ciò che dicia quello che pensia dire la verità.Potresti scoprire la libertàseminare menzogne con la tua veritàessere prigioniero della tua libertà.
Fare la casalinga al giorno d’oggi è un lusso che poche si possono permettere.
Chi cerca la perfezione mostra difetto.
Ci sono aziende tempocratiche e aziende meritocratiche, nella prima si scodinzola, nella seconda si lavora.
Il mio lavoro spesso non piace a chi mi comanda. Se comando io spesso i miei dipendenti non mi obbediscono. Mi licenzio spesso nei due casi. Per lo stesso motivo né chiedo elemosina né la faccio. Alla lotteria non vinco. La fiducia in me stesso è incrollabile, ma non ho speranze. Mi piace essere, ma non è un lavoro.