Arturo Graf – Antichi aforismi
L’ignoranza delle cose vecchie, dette e ridete, è spesso unico fondamento alla presunzione che taluni hanno di dir cose novissime.
L’ignoranza delle cose vecchie, dette e ridete, è spesso unico fondamento alla presunzione che taluni hanno di dir cose novissime.
La finzione più pericolosa all’avversario è il finger l’altro d’essere ingannato da lui.
Un’opinione che si abbia adottata fin dall’infanzia, e che un’indolenza di molti anni ce l’abbia resa familiare, perlopiù è quella che ha nelle nostre deliberazioni la preferenza.
Il fine che soglion fare i superbi, è di perder tutto perché pretesero troppo.
Chi lavora con l’ascia non può fare se non lavori grossi. Le operazioni più delicate…
Il giuoco vizioso mostro di molti ceffi. L’accanita avarizia; l’ira sregolata, impetuosa, e frequente; il pericolo di ingannare e frodare, ed esser ingannato e frodato; la perdita lagrimevol del tempo; i dispiaceri occorrendo, degli amici; il pregiudizio della sanità, lo scialacquo per lo più, del perduto non solo ma ancor acquistato denaro: sono i ceffi di questo mostro.
Passato il confine del latte, si entra posto nella provincia del falso.