Arturo Graf – Poesia
Tristo l’uomo in cui più nulla rimanga del fanciullo.
Tristo l’uomo in cui più nulla rimanga del fanciullo.
Cercare e trovare, perdere e morire, vivere nuovamente e reagire. È lungo il nostro divenire, come se la vita non dovesse mai finire. Eppure non c’è posto per i mortali, se non in quei pochi gesti sentimentali. Oggi puoi danzare con la poesia, che tra tutte e la più forte arma mia.
È bello vivere l’emozione di un momento per una frase scritta, una poesia.
Un libro che per sé non valga nulla, ma sia difficile da trovare, diventa pei…
Sento la tua labile presenza allontanarsi, avevo scommesso di portarti nel mio cuore ma prima che si fosse aperta la porta, tu sei scappata, lasciandomi da solo; ho voglia di riviverti per assaporare quel mio primo bacio con te, ma questa vita non mi offre la possibilità di tornare indietro, peccato… spero di incontrarti di nuovo in un’altra vita.
Un fiore sboccia in fretta e troppo in fretta muore, ma nell’aria il suo profumo non smetterà mai di profumare l’intero universo.
Le poesie sono sogni divenuti parole. Senza sogni non ci sono poesie.